Terra Nil - Recensione

Un po' puzzle game, un po' manifesto ecologista.

Terra Nil - La recensione

LA RECENSIONE IN BREVE

  • Un gioco gestionale a tema ecologista in cui ripristinare una Terra ormai morente.
  • Il mix di city-building (senza una vera e propria "città") e puzzle game è interessante.
  • I livelli da completare sono molteplici, anche se la longevità generale non è troppo elevata.

Considerando i videogame come specchio della società è interessante notare come un tema importante come quello dei cambiamenti climatici si stia facendo strada anche in questo medium, con il qui presente Terra Nil che parte dal peggiore degli scenari possibili: il patatrac. Immaginate pianeta ormai desolato e praticamente privo di vita: ecco la "tela" su cui andremo a dipingere la nostra opera di risanamento in questo videogame a metà tra un puzzle game e un gioco gestionale. Al momento, Terra Nil è disponibile su PC - via Steam - e smartphone/tablet, incluso nell'abbonamento di Netflix (per istruzioni su come ottenerlo potere fare riferimento a questo articolo). Questa recensione si concentra sulla prima delle due versioni.

Rimettere le cose a posto

Terra Nil può essere considerato un "city builder al contrario" (come viene esplicitamente definito dal team di sviluppo), cioè un gioco in cui dobbiamo ripristinare dei paesaggi al loro antico splendore naturale eliminando le tracce di civilizzazione. Al termine di una sessione, idealmente, dovremmo dunque lasciarci alle spalle una zona pressappoco incontaminata, ricca di vegetazione e vita: per fortuna abbiamo a disposizione proprio alcuni fantascientifici strumenti utili per curare la terra e avviarne il processo di guarigione.

Ciascuna delle sei diverse regioni che andiamo ad affrontare presenta condizioni diverse in termini di biomi e requisiti di clima, flora e fauna per reputarsi "ripristinata" e qui entrano in gioco importanti parametri come umidità, quantità di foreste e tipologia del terreno. Tutto questo viene spiegato abbastanza bene (con qualche area effettivamente un po' "grigia") nelle sessioni di tutorial basate sulla prima regione, importanti per spiegare al giocatore le fondamenta di un gioco tanto particolare.

Ogni "livello" del gioco è rappresentato da una griglia di caselle che mostrano terreno, fiumi, dossi e formazioni rocciose. A nostra disposizione abbiamo una serie di strutture da costruire seguendo specifici requisiti e che in qualche modo "manipolano" il terreno. Ad esempio, le pale eoliche vanno costruite su terreno roccioso e forniscono energia alle altre strutture mentre i purificatori rivangano il terreno circostante e lo rendono fertile. Costruire questi strumenti ha un costo in termini di punti-ecologia, una risorsa astratta che nel primo paio di livelli abbonda salvo poi diventare decisamente più rara, con conseguenze sulle scelte del giocatore. La sfida diventa ben presto quella di studiare i livelli (generati casualmente di volta in volta) e capire come ottimizzare le nostre "mosse" per rendere l'area più fertile e rigogliosa possibile. Scoprendo ben presto che ripristinare l'ambiente circostante rappresenta solo metà del nostro lavoro...

Spegnere la luce prima di andar via

Ciascun livello in Terra Nil è infatti suddiviso in due fasi distinte: inizialmente dovremo - come appena descritto - ripristinare il terreno secondo le precise indicazioni fornite dalle "regole" di ogni scenario. Successivamente però, una volta sistemato il "bioma", dovremo ripopolarlo di flora e fauna seguendo un secondo set di requisiti che poggiano su quelli della fase uno. In questa fase avremo a disposizione uno scanner che analizza le aree identificato i requisiti per la comparsa di specifiche specie, fornendoci così le indicazioni necessarie per preparare a dovere i vari habitat.

Infine dovremo... "togliere il disturbo", cancellando ogni singola traccia del nostro intervento e costruendo al tempo stesso un'astronave che ci permetta di lasciare l'area: svolgere questa seconda attività rappresenta un elemento un tantino "anticlimatico" del gioco, dal momento che ci troveremo a demolire gli strumenti costruiti per riciclarli nella costruzione del nostro mezzo. Per farlo avremo a disposizione un secondo set di strumenti dedicati, tra cui droni che si occupano di demolire e riciclare strutture, nonché stazioni di riciclaggio. Una fase ulteriormente "educativa" e ben integrata nel tema del gioco, anche se, alla prova dei fatti, un po' straniante per chi approccia un gioco con l'idea di costruire qualcosa (e forse, anche per questo, ben riuscita nel suo messaggio di fondo).

 
Anche il fuoco è un nostro importante alleato, dal momento che lascia preziosa cenere.

Questo è dunque il flusso che regola la (poche) ore da trascorrere in Terra Nil: i diversi scenari a disposizione del giocatore richiedono in effetti solo poche sessioni per venire completati, anche se la natura casuale dei livelli (per lo meno nella conformazione dei terreni) implica un certo tasso di rigiocabilità. A dire il vero c'è anche altro che accadrà dopo qualche scenario e che riesce a mescolare le carte in tavola (ma non voglio svelarvi cosa), per cui state certi che la varietà di obiettivi, strumenti ed eventi non mancherà. Le ore passate in compagnia del gioco sono comunque gradevoli grazie all'appagante senso di progressione che si prova ripristinando le varie aree e a un'interfaccia chiara e semplice da usare. Grafica e sonoro concorrono a formare un ambiente amichevole e rilassante per il giocatore, con gli elementi che si armonizzano molto bene su schermo. In alcuni casi ho trovato alcuni obiettivi un po' oscuri per via della mancanza di informazioni ma con un po' di sperimentazione non sorgono particolari problemi.

Per apprezzare Terra Nil bisogna sicuramente inquadrarlo per quello che è, ovvero una sorta di maxi-puzzle game in cui le strutture da costruire sono fini a sé stesse e non vengono usate per creare un'infrastruttura interattiva e funzionante (scordatevi dunque qualcosa come vere e proprie catene produttive). Se vi ritenere compatibili con un gameplay così particolare l'unico altro ostacolo è la ridotta longevità del gioco. In ogni caso, l'esperienza "ecologista" creata da Free Lives e pubblicata da Devolver Digital è quantomeno singolare e ben realizzata, al punto da meritate la vostra attenzione.

Verdetto

Terra Nil è sicuramente un gioco particolare, da consigliare più ai patiti di puzzle game complessi che a chi è in cerca di un vero e proprio gioco gestionale. Imparare a intrecciare gli effetti dei vari strumenti può essere appagante anche se in diversi scenari il loro utilizzo risulta un po' troppo prefissato. I livelli avanzati rappresentano una sfida interessante (e a tratti imprevedibile), peccato per una longevità piuttosto ridotta, comunque in parte compensata dalla generazione casuale delle aree. Consigliato se cercate un'esperienza gestionale "soft" con un tasso di sfida tendente al basso.

In questo articolo

Terra Nil

Free Lives | 28 Marzo 2023
  • Piattaforma

Terra Nil - La recensione

7.5
Discreto
Più un articolato puzzle game che un vero e proprio gestionale, Terra Nil è un'esperienza interessante anche se parzialmente anticlimatica nel suo peculiare flusso di gioco.
Terra Nil