Animal Well - Recensione

Tanti animaletti di pixel art in questo perfido rompicapo pieno di salti.

Animal Well - La recensione

Succede che ogni tanto non si riesca a stare dietro alle numerose uscite di videogame che confluiscono quotidianamente nel nostro hobby, specialmente per quanto riguarda gli infiniti videogame indie che ogni giorno debuttano su PC e/o console. Questo è esattamente quello che è accaduto ad Animal Well, gioco di debutto di Billy Basso e della sua Shared Memory, nonché prima avventura nel campo del "publishing" dell'editore Bigmode fondato dal divertente content creator Dunkey. Abbiamo comunque recuperato una copia in formato PC di questo singolare platform game: che ci sarà di interessante in questo misterioso "pozzo degli animali"?

Il pozzo e il bombolo

Animal Well è innanzitutto uno di quei videogame che non hanno bisogno di una trama e sicuramente neanche di una spiegazione o di una specifica circostanza che ci porti a fare ciò che faremo, controller alla mano. Nel gioco siamo semplicemente un... cosino. Una creaturina tondeggiante e gommosa con due occhi e quattro zampette, quanto le basta per andare in giro e saltellare qui e lì. Soprattutto: ci troviamo nel suddetto pozzo, una sorta di vasta caverna suddivisa in aree interconnesse, un po' come avviene nei cari vecchi platform game per sistemi a 8 bit. Questo mondo sotterraneo perlopiù avvolto dalla penombra ospiterà la nostra avventura fatta soprattutto di esplorazione e osservazione, dal momento che sin dall'inizio non è ben chiaro cosa fare.

Il gioco ci fornisce qualche indizio contestuale riguardo ciò che si aspetta da noi e tanto basta per farci iniziare a connettere i puntini e comprendere il disegno che si trova sullo sfondo della nostra spedizione. Un esempio su tutti: entrare in una stanza piena di ripiani e notare che su uno di essi c'è un uovo implica una precisa richiesta del gioco, che ci porta immediatamente a riflette su determinati oggetti intravisti nel tragitto fino a lì - e sino a quel momento reputati magari di contorno. Il tutto ha ovviamente a che fare con gli animali, o meglio con le loro differenti specie che in qualche modo convivono nell'ampio mondo di gioco, ciascuna apparentemente padrona di un proprio set di stanze e, almeno inizialmente (e in apparenza?) isolata dalle altre.

In effetti farei un disservizio a parlarvi a fondo di ciò che incontrerete giocando ad Animal Well, dal momento che già i due trailer che allego a questa recensione mostrano sin troppo e che il gioco è davvero una sorpresa continua. Vi basti però sapere che oltre a camminare e saltare come in un tipico platform game potrete raccogliere alcuni oggetti e sfruttarli per aprirvi la strada tra nemici e soprattutto rompicapo. Innanzitutto, il nostro... "coso" è munito di una scorta limitata di energia vitale (rappresentata dai classici cuoricini) che decresce ogni volta che entra in contatto con una creatura ostile, un oggetto dannoso o una pericolosa pozza d'acqua (magari è solubile, il bombolino?).

Rimanere in vita diventa una nostra priorità, spesso strettamente legata alla nostra abilità di giocatori di platform game, visto che alcuni passaggi possono risultare abbastanza frenetici e richiedere una buona dose di precisione (lo specifico in caso stiate pensando "Gioco ad Animal Well solo per i puzzle!": vi è andata male). E poi ci sono loro: gli animali. Vivi o spettrali che siano, gli abitanti del pozzo rappresentano sia ostacoli, sia alleati per lo svolgimento della nostra missione e osservarne aspetto, comportamento e - quando capita - interazioni è parte integrante sia del gameplay che del fascino del gioco.

Non solo salti

La natura da platform game che tiene in piedi l'esperienza di Animal Well è solo una delle due facce di un gioco molto particolare. Abbinata a questa troviamo infatti l'esplorazione non-lineare di un'ampia mappa costellata da situazioni che richiedono ora un po' di semplice logica, ora una sana dose di pensiero laterale per essere superate. O meglio, interpretate prima e poi effettivamente risolte, non senza una prodigiosa dose di appagamento. Pulsanti, levette e carrucole sono solo l'aspetto più superficiale di un design di prima qualità e maggiormente viscerale, sotto alcuni aspetti accomunabile a determinate intuizioni di giochi come The Witness o Fez (nota: questo è un notevole complimento), ma anche all'infida cripticità dei puzzle ambientali dei due capitoli di La Mulana, giochi che in effetti come filosofia di base sono davvero vicini ad Animal Well al punto da sembrare più che semplici ispirazioni in un paio di passaggi.

Sebbene sostanzialmente oscuri, gli scopi di una partita ad Animal Well si fanno via via più chiari nella prima oretta di esplorazione, coadiuvati da un set di punti di salvataggio tutto sommato ben distribuiti che ci spinge a spingerci "un po' più in là" senza troppa cautela. Questo ci porta a scoprire oggetti che si tramutano in spunti e soluzioni, riportandoci spesso e volentieri sui nostri passi per rivalutare situazioni già vissute, quasi come fosse un "metroidvania" a tutti gli effetti (anche se, a ben vedere, lo è solamente in parte).

Soprattutto: progredire nell'esplorazione della mappa ci permetti di scoprire nuovi dettagli che mettono in discussione quanto dedotto fino a quel momento, che ci portano a dire "Ma allora col cavolo che ho trovato tutto nelle stanze precedenti!". E via, di nuovo a ri-esplorare, controllare, valutare e soprattutto comprendere. Per questo suo vizio di rimettere in discussione alcuni elementi e spingerci a tornare avanti e indietro in cerca di indizi ed ispirazioni Animal Well non è probabilmente un gioco per chiunque, al punto da poter risultare snervante in caso non si entri in sintonia col suo "modo di ragionare" (io, per esempio, ho abbandonato l'eccellente Baba is You proprio per un motivo simile).

A confezionare tale gemma di level design e idee ci pensa una pixel art non sempre chiarissima ma quasi sempre deliziosa nella sua compiutezza, impreziosita da quelle bande da televisore a tubo catodico che fanno tanta nostalgia (e che, ancora una volta, rimandano al gusto di videogame indietro nel tempo), nonché un accompagnamento sonoro - sia musicale che ambientale - praticamente perfetto. Insomma, un debutto ottimo sia per Shared Memory, sia per Bigmode, chiaramente due nuove "entità" da tenere d'occhio in futuro. Nel frattempo resta questo delizioso pozzo degli animali, tutto da scoprire e in cui incaponirsi un po'.

Verdetto

Impegnativo, accattivante, a volte ipnotico, a volte irritante: Animal Well è tante cose ma risulta soprattutto un'esperienza abbastanza unica capace di coniugare gameplay vecchio e nuovo. Forse la natura da platform game talvolta un po' "action" stona un po' con la necessità di ragionare (spesso anche parecchio) di fronte a numerose situazioni, ma si tratta dell'unico punto di frizione che mi sento di percepire in un meccanismo che altrimenti funziona praticamente alla perfezione. Se vi piacciono i giochi da decifrare e abbastanza stratificati, avete appena trovato un nuovo amico.

In questo articolo

Animal Well

Shared Memory | 09 Maggio 2024
  • Piattaforma

Animal Well - La recensione

8.5
Buono
Un videogame forse un po' perso tra le sue due nature ma che riesce a fornire un'esperienza ben pensata, avvolgente e anche moderatamente unica, a patto di iniziare a pensare come vuole lui.
Animal Well