Miasma Chronicles - Recensione

The Bearded Ladies lancia il suo terzo videogame tattico a turni: sarà un grande passo in avanti?

Miasma Chronicles - La recensione

LA RECENSIONE IN BREVE

  • The Bearded Ladies dà vita a un altro gioco tattico a turni molto simile al precedente Mutant Year Zero: Road to Eden, senza offrire particolari guizzi.
  • L'esplorazione in tempo reale è inframezzata da frequenti battaglie a turni, simili a quelle di X-COM.
  • La struttura di gioco è abbastanza interessante, ma trama e personaggi risultano decisamente banali.

Credo sia evidente che The Bearded Ladies, team di sviluppo svedese, si sia specializzato nella creazione di uno specifico genere di videogame, ovvero i giochi tattici a turni, sullo stile delle battaglie della ben nota serie di X-COM. Prima con il singolare (ma decisamente imperfetto) Mutant Year Zero: Road to Eden del 2018 e poi con il suo parente stretto Corruption: 2099, questa software house ha proposto interessanti titoli per chi volesse mettere alla prova le proprie abilità tattiche.

Non stupisce dunque che il loro nuovo videogame, Miasma Chronicles, cerchi di percorrere la stessa strada, affinando l’uso di un motore di gioco già rodato e al tempo stesso cercando di equilibrare al meglio battaglie, esplorazione e fase narrativa. La terza sarà la volta davvero buona?

Mutant Year Zero 2?

Nel futuro più o meno prossimo una misteriosa sostanza chiamata Miasma colpisce gli Stati Uniti (e probabilmente tutto il pianeta?) trasformando il mondo in un incubo fatto di creature mutanti, aree inospitali e pochi avamposti in cui i sopravvissuti cercano di - appunto - sopravvivere. In uno di questi baluardi di umanità denominato Sedentary (sì, la scrittura non è uno dei punti di forza del gioco) incontriamo Elvis, un ragazzo abbandonato dalla madre in giovane età assieme a un robot di nome Diggs e a un misterioso guanto che in qualche modo sembra poter interagire col miasma. Questa coppia di personaggi ci introduce al mondo di Miasma Chronicles, accompagnandoci in una prima esplorazione del mondo vicino Sedentary in quello che funge a tutti gli effetti da tutorial. Scopriamo così quanto Miasma Chronicles sia effettivamente vicino ai due titoli precedenti creati dallo stesso team - e in particolare a Mutant Year Zero: Road to Eden - al punto da domandarsi se per caso siamo di fronte a un seguito che, durante la strada, ha perso la licenza della medesima ambientazione dovendo così inventarsene una tutta sua, abbastanza simile.

La struttura di gioco prevede un’esplorazione libera di ampie aree mostrate con visuale a volo d’uccello. Intrigante, ma oggettivamente limitata, dal momento che potremo unicamente interagire con pochissimi elementi del fondale (per la maggior parte oggetti da raccogliere). Nel momento in cui il nostro team incontra un qualche tipo di minaccia (come le pericolose rane umanoidi mutate dal miasma) il gioco passa da tempo reale a struttura a turni, introducendo i combattimenti tattici. Qui avremo una certa quantità di punti-azione da spendere per attivare le azioni dei nostri personaggi: potremo dunque farli muovere, usare oggetti e attaccare i nemici con le armi equipaggiate. Una volta terminati i punti-azione il round passa ai nemici che a loro volta agiscono, fino a quando una delle due fazioni non viene spazzata via.

Niente di nuovo sotto il sole, dunque, sebbene Miasma Chronicles cerchi di affinare quanto proposto dai due giochi precedenti (strutturalmente identici) con una maggiore dose di "stealth": buona parte delle situazioni che incontriamo infatti presenta diverse opportunità (talvolta spudoratamente messe in evidenza) di eliminare alcuni o tutti i nemici senza dare nell’occhio, sfruttando armi silenziate o agguati. Questo trasforma molte delle situazioni in una sorta di "puzzle" che in parte mi ha ricordato certi scenari della serie di Commandos e che non sempre lascia la libertà d'azione che avrei voluto.

Casa è dove fai "level up"

Leggo molto spesso che un gioco con combattimenti tattici è "simile a X-COM". Il che nella maggior parte dei casi significa "ha delle battaglie molto simili". Sì, perché alla fine la bellezza del franchise X-COM risiede nell’ottimo bilanciamento tra la parte manageriale e quella più prettamente tattica. Tra gestione e combattimento in pratica. Come si piazza dunque Miasma Chronicles in quest'ottica? Appurato che la componente tattica è piuttosto consistente e ben realizzata - seppur strutturalmente un po' banale - ciò che lega le varie esplorazioni fra loro è la stessa Sedentary, accampamento che specialmente nella fase iniziale del gioco funge da prezioso centro per la nostra riorganizzazione. Qui potremo infatti commerciare spendendo la plastica raccolta nelle esplorazioni, dialogare con una serie di personaggi (pochi, a dire il vero) e magari ottenere qualche missione secondaria utile per ottenere preziosi punti-esperienza ed equipaggiamenti aggiuntivi. Accumulare esperienza permette di far aumentare il livello dei personaggi e di sbloccare delle abilità speciali aggiuntive grazie a uno schema che può essere "ripristinato" a piacimento, così da riconfigurare un membro della squadra qualora si rendesse necessario.

Esplorare gli insediamenti è un piacevole passatempo tra una missione e l'altra.

Osservando le abilità speciali proprie di ciascun personaggio diventa subito chiaro qual è il suo "ruolo" nel team. C'è chi è nato per assorbire danni e fare da scudo agli altri, chi è specializzato nel cecchinaggio e chi addirittura può sfruttare il miasma per scatenare diversi effetti speciali (fosse un gioco fantasy mi verrebbe da dire "incantesimi"). Un peccato che la crescita sotto questo aspetto sia davvero molto lenta, coi personaggi che guadagnano pochi punti abilità per ciascun livello guadagnato, rendendone così la crescita uno stillicidio in fase avanzata di gioco. Un altro modo per potenziare e caratterizzare i personaggi è modificare il loro equipaggiamento: oltre ad equipaggiare armi e strumenti vari è anche possibile applicare modifiche che alternano le caratteristiche dell'arsenale, adattandolo così a chi lo utilizza.

Va da sé che tali opzioni si espandono mano a mano che il gioco procede e si ottengono nuovi oggetti dagli obiettivi principali e dalle missioni secondarie (che consiglio di non sottovalutare, pur nella loro ripetitività). Un peccato che il team di sviluppo non si sia ispirato un po' di più alla serie di X-COM, magari permettendo un minimo di gestione dell'accampamento stesso per delinearne la crescita. Anche così comunque il gioco fornisce qualche opzione di personalizzazione in più rispetto a Mutant Year Zero: Road to Eden (e molte di più rispetto al tutto sommato deludente Corruption 2099).

L'equilibrio mancante

Miasma Chronicles è un gioco abbastanza sfaccettato che però non riesce a far collimare bene tutti i suoi aspetti. L'idea di integrare lo stealth nelle missioni ad esempio è decisamente gradevole ma in più di un'occasione risulta più un obbligo che una scelta, appiattendo un po' l'approccio alle situazioni. Inoltre, a meno di non affrontare il gioco al livello di difficoltà più basso (dedicato in pratica solo alla componente narrativa), l'esperienza può presentare alcuni improvvisi picchi di difficoltà esasperati dalla scarsità di opzioni curative per i membri del team. L'impressione è che The Bearded Ladies abbia cercato di rendere gli scontri sempre molto "stretti" in termini di possibilità di successo, lasciando ben poco spazio a una scelta errata, una decisione che sicuramente contribuisce a mantenere alta la tensione del giocatore e a garantire soddisfazione una volta usciti da una situazione spinosa, ma che al tempo stesso sarebbe stato meglio evitare ai livelli di difficoltà più bassi. Per fortuna il giocatore può in qualsiasi momento modificare le impostazioni così da adattare l'esperienza alle proprie esigenze e superare magari quella sezione un po' più ostica, ma la sensazione di assenza di un valido bilanciamento permane.

Le sezioni di combattimento tattico sono ben strutturate, anche se alcune scelte lasciano perplessi.

Anche per quanto riguarda le battaglie tattiche, chiaramente il fulcro di Miasma Chronicles, alcune scelte lasciano decisamente perplessi. I "cooldown" delle abilità speciali, giusto per fare un esempio, vengono infatti mantenuti tra uno scontro e l'altro, come se il tempo trascorso tra una battaglia e l'altra non sia servito ai personaggi per "riprendere fiato". Considerando che questo si applica anche a una meccanica importante come "l'overwatch" (l'opzione di "sorveglianza" che permette di aprire il fuoco al di fuori del proprio turno) si ha un po' troppo l'impressione di essere incastonati in un rigido set di regole più adatto a un gioco da tavolo che a uno sfaccettato videogame.

Sul fronte della trama invece troviamo una storia un po' banale sorretta da personaggi un tantino troppo stereotipati (e anche potenzialmente offensivi, come nel caso del robot Diggs): diciamo che non giocherete Miasma Chronicles per i suoi dialoghi o per i colpi di scena, ecco. Per fortuna tutto ciò che ho descritto poggia su una struttura analoga a quanto visto in Mutant Year Zero: Road to Eden, seppur non evoluta quanto ci saremmo potuti aspettare dati i cinque anni che separano i due giochi. Ciò significa che i patiti di giochi tattici troveranno in Miasma Chronicles un nuovo set di sparatorie da affrontare in modo ragionato e una manciata di ambientazioni da esplorare cautamente. Insomma, se siete in cerca di un seguito del gioco con gli animali mutanti oppure se semplicemente vi interessa un buon motore di battaglie tattiche che sorregge un'esperienza di gioco tutto sommato discreta, la nuova avventura preparata da The Bearded Ladies può tenervi buona compagnia per una discreta quantità di ore, che varia molto a seconda del livello di difficoltà selezionato e di quanto tempo volete dedicare ai contenuti secondari. Nella speranza che il prossimo titolo di questa software house svedese sia finalmente un punto di svolta senza alcun "però".

Verdetto

Un gioco che fa tesoro del suo motore tattico per mette in scena combattimenti ragionati e impegnativi. A contorno troviamo trama e personaggi tutto sommato dimenticabili e un'ambientazione gradevole da esplorare, pur nella sua post-apocalittica banalità. Chi apprezza i giochi di questo tipo (e magari ha già gradito Mutant Year Zero: Road to Eden) dovrebbe seriamente prendere in considerazione Miasma Chronicles, a patto di tenere a mente la presenza di alcuni picchi di difficoltà che possono rendere alcuni passaggi un po' frustranti.

In questo articolo

Miasma Chronicles

The Bearded Ladies Consulting | 23 Maggio 2023
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Miasma Chronicles - La recensione

7.5
Discreto
Un discreto gioco di battaglie tattiche avvolto in un'ambientazione un po' banale.
Miasma Chronicles