parare
parare
(pa'rare)verbo transitivo
1. rivestire con addobbi parare a festa la chiesa
2. mettere al riparo parare il gregge nell'ovile parare gli occhi dalla troppa luce
3. non farsi colpire parare un pugno parare il colpo
4. sport bloccare con le mani la palla lanciata dall'avversario Il portiere ha parato il calcio di rigore.
parare
verbo intransitivo aus. avere
familiare mirare a un effetto, andare a finire Non capisco dove vuoi parare con questi strani discorsi.
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PARARE.
Vestíre il paramento, addobbare. Lat. ornare, exornare.
G. V. 8. 63. 5. E di presente si fece parare dell' ammanto di S. Piero.
Passav. 336. Si parò alla prima messa, e solennemente la cantò.
¶ Per PORGERE. Lat. porrigere.
Tes. Br. 1. 18. Nel vangelo comandò di parare l' altra gota, quando l' una fosse ferita.
Introd. alle vir. Dice il Vangelo di colui, che vuole esser perfetto, chi ti da in una gota, para l' altra.
¶ In significato neutr. pass. opporsi, presentarsi avanti. Lat. obstare.
Bocc. n. 11. 6. Domandando a ciascuno, che dinanzi lor si parava, che loro luogo facesse.
Bocc. n. 14. 9. S' incominciarono ad appiccare a quelle cose, che per ventura loro si paravan davanti. E nov. 66. 9. Io mi parai in su l' uscio della camera. E nov. 84. 11. Nella strada paratisi dinanzi all' Angiulieri.
¶ E Pararsi altrui dinanzi una cosa, vale venire in fantasia, sovvenire. Lat. succurrere, in mentem venire.
Bocc. n. 39. 1. E' mi si para dinanzi, pietose donne, una novella, ec.
Accademia della Crusca © 1612
Traduzioni
parare
zadan [zan-]parare
adornar, blocar, decorar, pararparare
kingaCollins Italian Dictionary 1st Edition © HarperCollins Publishers 1995