fitto

Sust. il prezzo, che si paga da' fittaiuoli della posession, ch' e' tengon d' altrui. Lat. locationis precium. E la posessione affittata. Lat. fundus locatus.

M. V. 9. 49. Buoso degli Ubertini non potendo, sotto altro titolo, che d' allogagione a fitto, a dì 7. di Settembre 1359. allogò al Comun di Firenze, per certo fitto annuale, ec.

E da questo AFFITTARE, che è dare a fitto. Lat. locare:

e 'l proverbio, o motto. Rincarimi il fitto, che tanto è a dire, facciami il peggio, ch' e' può.

¶ Del fitto non ne beccan le passere.

Add. da figgere, val ficcato. Lat. fixus.

Dan. Inf. c. 7. Fitti nel limo dicon tristi fummo. E Purg. 14. E disse l' uno, o anima, che fitta Nel corpo ancora. E Purg. 12. Vedeva Briaréo fitto dal telo. Qui trafitto

¶ Per folto, spesso. Lat. densus, spissus.

Cr. 6. 2. 9. L' erbe, che traspiantare non si dovranno, rade si debbono seminare, ma quelle, che si traspongono, più fitte sono da seminare. E cap. 97. 3. Si può in alcun luogo acconcio da potersi adacquare, e ombrare, seminar fitta.

E dal verbo fingere. val FINTO. Lat. fictus, simulatus.

Passav. c.. Questo cotale venne fitto, ciò è a dire, che non ebbe quella disposizion dentro, che si richiedeva all' atto di fuori della confessione.

Diede il Bocc. nov. 72. 5. Questo aggiunto a meriggio, che vale appunto nell' ora del mezzo dì, cioè nel più ardente calor del giorno.

Bocc. nov. 72. 5. Ora avvenne un dì, che andando, ec. di fitto meriggio, che tanto è a dire, quanto nel colmo, nel fondo, e 'n su la sferza del caldo.