Tales of the Shire è il gioco sugli Hobbit che abbiamo sempre sognato

Abbiamo provato il nuovo gioco ambientato nel mondo de Il Signore degli Anelli.

Tales of the Shire è il gioco sugli Hobbit che abbiamo sempre sognato - Tales of the Shire: un gioco nel mondo de Il Signore degli Anelli

Se la vostra parte preferita dei libri o dei film de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli riguarda il tempo trascorso nella Contea - la lussureggiante, verdeggiante e collinosa dimora dei mezzuomini, abitualmente molto affamati, che vivono in tane (anche se ben decorate) noti come Hobbit - allora ho buone notizie per voi: Tales of the Shire: un gioco nel mondo de Il Signore degli Anelli potrebbe davvero soddisfarvi, a prescindere dal fatto che siate videogiocatori o meno, o che apprezziate le esperienze rilassanti.

Ho giocato per una ventina di minuti suddivisi in due diversi file di salvataggio: uno dall'inizio dell'esperienza (dopo la creazione del personaggio) e l'altro a metà. Le sensazioni che ne ho tratto sono state esattamente quelle che speravo di ottenere: Tales of the Shire si preannuncia come una fuga dalla realtà rilassante, priva di pressioni e di drammi ambientata nelle colline degli Hobbit, in cui la preoccupazione più grande è quella di cucinare una pietanza come si deve per farsi un nuovo amico in città.

Segui il becco

Innanzitutto, adoro lo stile artistico di Tales of the Shire: gli ambienti sono luminosi, soleggiati e nel complesso piacevoli come ci si aspetterebbe, mentre il villaggio appare delle giuste dimensioni senza risultare opprimente o fastidioso in termini di orientamento. A questo proposito, amo il modo in cui i designer hanno rivisto la bussola o la freccia che indica la direzione dell'obiettivo corrente, e fare un paragone con un altro affascinante gioco fantasy, la meccanica ricorda l'analoga delle briciole d'oro di Fable. In pratica, una volta segnata la destinazione sulla mappa degli adorabili uccellini atterreranno sui pali delle staccionate o sui rami degli alberi davanti a voi ogni 15 metri, o giù di lì, indicando con il becco la direzione corretta.

Si tratta di un ottimo tocco di design, oltretutto non invasivo, che permette di osservare il bellissimo mondo di gioco anziché richiamare continuamente la mappa. Anche le musiche sono piacevoli e rilassanti, come da programma.

Sempre durante la demo a mia disposizione ho sperimentato alcune semplici meccaniche di gioco: cucinare, tessere relazioni con gli Hobbit, progettare l'arredamento degli interni e l'architettura del paesaggio. Queste ultime due appaiono come le più essenziali, dal punto di vista meccanico, ma permettono anche di personalizzare al meglio la propria abitazione. Per quanto riguarda l'esterno, ad esempio, ho preso un annaffiatoio dal giardino, l'ho riempito nel ruscello adiacente (nel quale, tra l'altro, si può anche pescare, magari accomodandosi su un ponte) dopodiché mi sono messo a innaffiare l'abbondante quantità di verdure nel mio orto. (Questo, a onor del vero, era un passaggio del salvataggio di metà gioco, in cui era già stato piantato un giardino prospero e piuttosto imponente).

È anche possibile riorganizzare la disposizione delle aiuole a proprio gusto: ad esempio, se desiderate un bel prato incontaminato su un lato della vostra tana Hobbit e stipare tutte le piante in un fitto giardino sull'altro, non c'è problema.

Ma la seconda colazione?

All'interno della casa, invece, ci si può sbizzarrire con la manutenzione e le decorazioni: potete spostare tappeti, tavoli, sedie e tutto ciò che non fa parte delle fondamenta, e anche riguardo ai dettagli avete diverse opzioni. È possibile scegliere lo stile delle pareti, dai motivi in legno alla carta da parati, ma non è tutto: c'è persino modo di riorganizzare i singoli frutti sui tavoli o i testi nella vostra libreria.

Per quanto riguarda la cucina, in termini di gameplay si tratta del punto di forza del segmento che ho sperimentato; gli Hobbit amano mangiare, ovviamente, quindi il modo migliore per farsi nuove amicizie e migliorare i rapporti con gli altri è cucinare per loro. Questo comporta innanzitutto la ricerca di nuove ricette - dopo aver ricevuto per posta un invito per il pasto: in effetti, è così che si ottengono le missioni; si passa poi alla raccolta di tutti gli ingredienti corretti e infine all'assemblaggio in cucina.

È possibile scegliere se tagliare alcune cose in modo grossolano o di fino premendo "A" un certo numero di volte. Uno dei passaggi più complicati riguardava l'aggiunta della giusta quantità di sale per insaporire al meglio la pietanza, indicata da un punto tracciato su un piccolo grafico nell'angolo dell'interfaccia.

Tutto sommato, come già detto, Tales of the Shire si è rivelato esattamente cià che speravo fosse: un momento di relax nella Contea. Questo gioco è ambientato dopo Lo Hobbit ma prima de Il Signore degli Anelli, quindi il saccheggio di Saruman è ancora molto, molto lontano. Ma si spera che l'uscita del gioco sia più vicina, visto che si parla del 2024.

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