F1 24 - Recensione

Codemasters alla ricerca della guidabilità perduta.

F1 24 - La recensione

Dall'arrivo annunciato di Hamilton a Maranello fino al tormentone Newey, la telenovelas in casa Red Bull ha regalato un po' di imprevedibilità a un mondiale 2024 che sembrava segnato con la partenza a razzo di Super Max e della sua RB20. La McLaren di Lando e Oscar è ormai diventata competitiva ovunque, il piccolo principe Charles è riuscito finalmente a coronare il suo sogno da bambino, mentre Totone si diverte a fare dispetti a quelli di Milton Keynes e Briatore è di nuovo "back in action" per riportare in vita la bella addormentata Alpine. Anche senza il Günther nazionale Liberty Media (che si è appena comprata la MotoGP!) sta regalando agli appassionati un vero F1 drama in perfetto stile "Drive to Survive" con tutto quello che succede in pista e nelle hospitality.

Per tornare a respirare un po' velocità e l'odore dei marble sulle gomme, l'accoppiata EA-Codemasters torna alla carica con EA Sports F1 24, la simulazione ufficiale dedicata alla 75esima edizione del Campionato del Mondo di Formula Uno.

Monte-Charles

Anche quest'anno, la musica non cambia: lo studio britannico di Birmingham, infatti, non ha voluto stravolgere una simulazione che piace al grande pubblico e, soprattutto, vende bene. Tradotto: stesso motore grafico (l'ormai vetusto EGO), stesso approccio ibrido con una spiccata preferenza per il modello di guida arcade (si gioca benissimo con il controller). Si è scelto, per l'ennesima volta, la strada della continuità: quindi, una bella rimpolpata alla modalità Carriera, una rinfrescata ad alcuni storici circuiti (Spa, Silverstone su tutti) e alle fattezze fisiche di Fernando, Lewis, Charles e soci, incollando letteralmente le monoposto sull'asfalto e sui cordoli (il sistema delle sospensioni fa miracoli assorbendo qualsiasi asperità dei circuiti), ripensando la gestione degli pneumatici, i flussi aerodinamici e persino l'erogazione della potenza nella parte ibrida delle power unit. Il tutto con la benedizione dello stesso Super Max che ha dispensato consigli su come rendere più accessibile e realistico il modello di guida (ribattezzato EA Sports Dynamic Handling).

Per carità, non sono un pilota di F1 (d'altronde, a Lando Norris il gioco è piaciuto!) ma certe cosucce viste lasciano basiti. Qualcosa dev'essere successo, perché nelle prossime settimane uscirà un maxi aggiornamento che dovrebbe placare la community e i giocatori professionisti che hanno contestato apertamente (per non dire di peggio) il nuovo modello di guida. Possibile che i ragazzi di Codemasters non abbiano fatto tesoro dei suggerimenti di Verstappen durante lo sviluppo? Oppure si è semplicemente scelto di favorire ancor di più i casual gamer? A voi la risposta. Perché aggredire i cordoli con l'acceleratore a tavoletta, passare a 300 kh/h sui dissuasori lungo la pista o zigzagare in pieno rettilineo senza che la propria monoposto perda aderenza è davvero strano, soprattutto se ripensiamo alle macchine di F1 23 che nelle stesse condizioni erano meno permissive.

Una situazione che non sembra dipendere né dal tipo di cordolo affrontato né dal carico aerodinamico applicato alla monoposto o alla rigidità dell'assetto: che si scenda in pista con la RB20 (che a Montecarlo saltava come un canguro), SF-24 o la MCLR38 l'avantreno si rivela preciso e stabile negli inserimenti in curva e sui dossi. Le turbolenze in aria sporca, invece, si sentono e basta un giro a Silverstone dietro a una Haas per accorgersene.

La gestione degli pneumatici è stata rivista e rispetto a F1 23 incide maggiormente sul passo gara, anche se bisogna prestare attenzione a non surriscaldare le posteriori per non compromettere la strategia concordata con gli ingegneri: i maghi delle gomme come Verstappen, Hamilton e Alonso potranno allungare lo stint e tentare l'overcut. Anche qui qualche stranezza non manca, soprattutto sulle piste bagnate: la scelta della mescola non sembra incidere più di tanto sulle performance cronometriche. Codemasters, infine, ha rifinito ulteriormente la gestione della parte ibrida che permette al giocatore una difesa migliore nei lunghi rettilinei (come in Messico) e nell'efficacia del DRS: danni e fisica degli incidenti, invece, sono non sono cambiati di una virgola.

"Carlando"

L'IA di F1 24, purtroppo, non è ancora generativa: Lando, Carlos, Checo, Max, Lewis e tutti gli altri piloti si muovono seguendo una serie di path predefiniti quando attaccano o si difendono. Lucidità e follia sembrano variare da curva a curva: in certe occasioni si viene buttati fuori pista perché l'IA non si accorge della presenza del pilota avversario, in altre invece concede lo spazio necessario per tentare un affondo. L'esperienza rimane scriptata come negli altri episodi della serie e, nel bene e nel male, i piloti computerizzati tendono a sbagliare o ad attaccare negli stessi punti. Codemasters, poi, ha cercato rendere più coinvolgente le comunicazioni con i box, anche se in certi frangenti si ha la sensazione che il proprio ingegnere stia seguendo qualcun altro (purtroppo non è possibile cambiarlo come ha fatto Leclerc recentemente!).

L'aggiunta dei team radio ufficiali forniti dalla FIA è una chicca che i fan adoreranno. Impostare una strategia "Carlando", come hanno fatto Carlos e Lando in più di un'occasione per difendersi dal Verstappen di turno, resta impossibile da realizzare anche con il proprio compagno di squadra, mentre lo sfruttamento della safety car o della bandiera rossa resta limitato. Per il futuro sarebbe bello avere il supporto del remote garage (magari con un altro giocatore umano che suggerisce le strategie) per provare qualche variazione sul tema. Capitolo tracciati, Codemasters aveva sbandierato ai quattro venti il redesign di alcuni circuiti: Spa e Silverstone, in prima battuta, Jeddah e Losail in seconda. Un lavoro lodevole che andrebbe esteso anche a tutti gli altri tracciati in calendario.

L'ormai consueto EGO Game Technology Engine ha debuttato nel lontano 2007 e nel 2009 è apparso per la prima volta nella serie F1 di Codemasters. Il motore di gioco/fisico ha raggiunto da tempo la piena maturità e un'ottimizzazione invidiabile: anche in F1 24 il frame-rate resta fluido su tutte le piste (tranne in qualche cambio di inquadratura durante i replay e in qualche curva) anche con settaggi Ultra e lo stuttering è limitato a qualche fenomeno sporadico. Volti e corpi dei piloti sono molto più simili alle controparti reali ma le animazioni facciali non sprizzano empatia e si avverte una certa rigidità nei movimenti. Sono state aggiunte nuove cut-scene, migliorati ombre e riflessi sulle monoposto anche se è difficile cogliere tutte queste sfumature a occhio nudo: rispetto a F1 23 le differenze grafiche sono davvero minimal. Provato su PS5 (la modalità in realtà virtuale rimane esclusiva della versione PC) attaccata a una smart TV 65 pollici, lo spettacolo offerto in 4K da F1 24 era degno delle produzioni firmate da Sky Sports F1.

Un caffè con Toto, Chris, Frédéric o Andrea?

È curioso notare come quest'anno sia Codemasters, sia Milestone (con MotoGP 24) abbiano concentrato gran parte dei loro sforzi nel rinnovare le carriere in single player delle loro simulazioni motoristiche. Considerando l'assenza della modalità storia Braking Point, la modalità Carriera nelle sue varianti Pilota e Scuderia (giocabile anche con un amico online) è il pezzo forte della produzione di Codemasters. È stata aggiunta la possibilità di gareggiare con tutti i piloti della stagione in corso (si può cambiare squadra dal secondo anno, quelli di F2 (tramite la driver academy) oltre a leggende come Senna, Hunt, Schumacher, Mansell, Hakkinen e molti altri.

Per rendere più appagante il tutto è stato revisionato il sistema di rivalità che prevede una lotta serrata non solo con il proprio compagno di squadra (batterlo significa avere voce in capitolo negli aggiornamenti della monoposto) ma anche con l'avversario più vicino in classifica o uno con performance simili alle nostre. Sono stati inseriti obiettivi personalizzati da completare, incontri segreti con i team principali avversari e gli specialisti, tecnici che possono dare un bel boost allo sviluppo della monoposto.

Altra novità della stagione è la Carriera Sfide, una modalità multigiocatore asincrona che propone una serie di eventi a tempo da completare (con uno specifico pilota su un determinato circuito e in condizioni/variabili particolari) con tanto di classifica globale e premi da riscattare. Codemasters sembra puntarci tantissimo e sono in arrivo contenuti per tutta la stagione (i primi tre eventi erano dedicati a Super Max). Il giudizio complessivo sulla Carriera è positivo: ci sono diversi aspetti da registrare (alcune aggiunte sono inutili) ma la maggior parte delle nuove proposte ci sono piaciute. Le novità di F1 24 si esauriscono qui: a parte l'introduzione della "Fanzone" nell'hub di F1 World che permette di ottenere ricompense e premi per i tifosi di un pilota e team, le altre modalità di gioco sono quelle di F1 23 con qualche aggiustamento marginale.

Verdetto

Il sedicesimo titolo firmato dai Codies (il quarto griffato con il simbolo della casa di Redwood City) sarà ricordato come uno dei più controversi della serie. Il delicato equilibrio tra simulazione e arcade che ha sempre contraddistinto la serie è venuto meno in quest'edizione: F1 24 si conferma un gioco godibilissimo controller alla mano, mentre con volante e pedaliera è semplicemente sprecato. Almeno fino all'arrivo dell'aggiornamento promesso dagli sviluppatori che dovrebbe mettere una pezza al modello di guida implementato. Le serie sportive a cadenza annuale hanno palesato un calo qualitativo notevole nell'ultimo decennio: dalla pandemia la situazione è precipitata ancor di più, e questa volta è toccato a Codemasters. F1 24 rimane un'esperienza consigliata a chi si avvicina alla al mondo della Formula 1 per la prima volta, meno per i veterani della serie che troveranno poche novità sostanziose rispetto all'edizione dello scorso anno, ancor meno per i piloti eSports finché non verrà risistemato il modello di guida.

In questo articolo

F1 24

Codemasters | 31 Maggio 2024
  • Piattaforma

F1 24 - La recensione

7
Discreto
Un buon punto di partenza per chi si avvicina al mondo della Formula 1 digitale per la prima volta, ma se cercate novità sostanziali rispetto agli episodi precedenti resterete probabilmente delusi.
F1 24